Descrizione
Partorire sé stessa è stato il dolore più grande per l’autrice di questo libro. Difficile e lungo il travaglio per porre fine al suo rapporto di coppia malato, fatto solo di possesso e dipendenza. Un cammino doloroso, durante il quale Cristina ha conosciuto e accettato i suoi limiti, le difficoltà, la scoperta di quanto siano mutevoli le emozioni, di quanto sia complessa l’esistenza umana e di come misteriosa sia la vita nella sua essenza più profonda. Questo libro è dedicato alle donne, soprattutto a quelle ancora incatenate e con le chiavi del lucchetto tra le mani. Gradito e consentito l’ingresso anche a tutti gli uomini che sanno mettersi in discussione e che coltivano la virtù del rispetto. Ingresso consentito, ma in punta di piedi, anche agli uomini disposti a crescere e a cambiare, agli “uomini duri… quelli che godono come muli”, come cantava Mia Martini.
Cristina Fidanza è di Roma. Ha scritto questo libro non per mostrarsi, ma per mostrare fino a che punto può arrivare la dipendenza di una donna dall’uomo sbagliato. Crede nella scrittura come forma di sensibilizzazione. Le piace scrivere ed ascoltare canzoni che le parlano il linguaggio delle emozioni senza tempo e senza spazio: libere.
126 PP
FORMATO 15X21 CM
ISBN 978-88-32100-45-7