Descrizione
Lei se ne andò in un giorno d’estate, lasciando alla nipote il significato del nome che portavano entrambe e strappandole la promessa che per tanto tempo la giovane non aveva voluto farle: avrebbe scritto la storia della sua vita. Poi, distesa nella bara, sotto un velo bianco, si era trasfigurata mostrando mani d’ulivo nodoso e pelle simile ai calanchi argillosi della terra che aveva sempre amato: la Calabria. Il sonno eterno ne aveva fatto una Dea Madre risolvendo, in quel mutamento improvviso, alcuni interrogativi che fino ad allora avevano angustiato la nipote. La morte non era giunta per portare dolore ma la gioia della presenza, non per separare ma per legare le due donne, il passato al presente, le radici alla terra.
Avvenne, infatti, che un pomeriggio, in riva al mare, le loro anime si ricongiunsero. Il vento costrinse la ragione a lasciare il posto ai sensi, il passato riemerse e incominciò, per la nipote, il tempo del ricordo.
Avvenne, infatti, che un pomeriggio, in riva al mare, le loro anime si ricongiunsero. Il vento costrinse la ragione a lasciare il posto ai sensi, il passato riemerse e incominciò, per la nipote, il tempo del ricordo.
Teresa Cuparo è nata a Crotone nel 1971. È pianista, insegnante di Propedeutica Musicale e di Movimento Creativo. Ha ricevuto premi in Concorsi Letterari Nazionali e Internazionali. Finalista con menzioni speciali e di merito in numerosi altri Concorsi. Con EMIA Edizioni ha pubblicato il suo primo romanzo, La ballata di Ester.