Descrizione
Questo di Sergio Benassai è un romanzo dentro la storia. Quella degli anni tra il 1614 e il 1617, periodo di grande fermento culturale, di ciò che afferma la scienza e di quello che replica la religione. E anche di quanto accadde (e potrebbe essere accaduto) a Federico Cesi, il fondatore dell’Accademia dei Lincei, a Galileo Galilei (sostenitore, contro la Chiesa, della teoria copernicana) e a coloro che alimentarono l’intensa attività scientifica di quegli anni. Qual è il rapporto tra scienza e religione secondo Cesi? E come far fronte a quello che è considerato a tutti gli effetti un attacco alla ricerca scientifica? Cesi si fa promotore di alcune iniziative tese a favorire un maggior ruolo delle donne nella società e a sostenere l’educazione dei villani. Si narra dei suoi rapporti con Riano, paese del quale era principe, e di quelli, più indiretti, con il duca d’Altemps e con Bocchineri, poeta di Prato, fino ad avvenimenti meno noti, come la spedizione Thornton promossa dai Medici per costituire una colonia nel Nuovo Mondo e la nascita del melodramma. La narrazione si fa a tratti allusiva, evocativa di problematiche che appaiono straordinariamente attuali.
Sergio Benassai, nato a Prato, laureato in Ingegneria Nucleare all’Università di Pisa, ha lavorato in ambito nazionale ed internazionale, prima nel settore della protezione delle radiazioni ionizzanti e successivamente in quello del trasporto e della classificazione delle merci pericolose, ricoprendo per un decennio la Presidenza del Comitato di Esperti ONU in materia. Ora in pensione, nella sua casa di campagna dedica parte del suo tempo al piccolo orto.