Descrizione
Ruth Mussafia Weimberg, Ruth Rothmuller Cohen, Eli Zohar (Velimer Sorger) e Bianca Schlesinger. Quattro persone, quattro storie, quattro ebrei, tutte di origine slava. Le loro sono “testimonianze d’accusa” per quanto sta accadendo oggi attorno a noi. In mezzo a noi. Perché la “lezione di Auschwitz” sembra già essere stata dimenticata.
Emilio Drudi, giornalista, già responsabile delle edizioni regionali e vice capo redattore della cronaca di Roma de “Il Messaggero”, ha approfondito i temi dell’immigrazione, occupandosi della tragedia dei profughi provenienti dal Sud del mondo, anche collaborando con l’agenzia “Habeshia” ed è tra i fondatori del Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos. Scrive per la rivista online “Tempi Moderni”. Sul tema dei rifugiati e dei migranti e le politiche migratorie ha pubblicato Fuga per la Vita, Edizioni Simple (2018). Insieme a Marco Omizzolo ha scritto Ciò che mi spezza il cuore. Eritrea: dalla grande speranza alla grande delusione, un saggio pubblicato nella collettanea Migranti e Territori (Ediesse, 2015); e Etnografia della nuova diaspora eritrea: origini, sviluppo e lotta contro la dittatura, nella collettanea Migranti e Diritti (Edizioni Simple, gennaio 2017). Con la Giuntina di Firenze ha pubblicato due libri legati alla persecuzione antisemita e alla Shoah: nel 2012, Un Cammino lungo un anno, Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni; nel 2014, Non ha dato prova di serio ravvedimento. Gli ebrei perseguitati nella provincia del duce.